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Anziani e animali, «alleanza» per la salute e una vita migliore (di entrambi)

di Jacopo Storni (da fonte corriere)


Geriatri e veterinari insieme per il progetto «Veteris» con l’Università di Firenze: la compagnia di un animale aiuta a controllare le malattie croniche e la salute degli anziani, dimostrati da uno studio i «benefici terapeutici»


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Geriatri e veterinari per la prima volta insieme per un progetto unico in tutta Italia. Obiettivo, sviluppare un percorso di interventi assistiti con animali che abbia al proprio centro l’anziano. Il progetto si chiama Veteris e si sviluppa dal confronto e dalla collaborazione tra la sfera dei geriatri e quella dei veterinari, allo scopo di delineare linee-guida sul ruolo delle attività e terapie assistite da animali nel migliorare la qualità della vita degli anziani.


«Il progetto nasce per favorire l’invecchiamento attivo e sano attraverso stili di vita salutari - spiega Andrea Ungar, professore di Geriatria all’Università di Firenze, direttore presso l’Unità operativa universitaria di geriatria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi e Presidente del Congresso - attraverso interventi non farmacologici che possono migliorare la qualità della vita stessa.


L’interazione uomo-animale e la creazione di un legame, anche temporaneo, ha dimostrato benefici terapeutici. La presenza di un animale, infatti, può stimolare l’anziano a fare movimento, favorisce le interazioni sociali e risveglia l’elasticità mentale. Studi scientifici, in particolare, hanno confermato benefici come la diminuzione dello stress, l’abbassamento della pressione, il miglioramento della circolazione e livelli di colesterolo più bassi».


Previsioni demografiche indicano che per il 2030 più del 24% della popolazione europea sarà over 65. In Italia, nello specifico, sono presenti più di 13 milioni di over 65. Nei pazienti affetti da patologie croniche (ad esempio ipertensione, diabete, depressione), possedere un animale domestico, insieme ad una corretta alimentazione, potrebbe portare un risparmio annuale di circa 4 miliardi di euro per il Sistema Sanitario Nazionale.


L’International Association of Human Animal Organizations definisce le procedure assistite da animali come interventi strutturati, mirati alla «inclusione» degli animali nella sfera sociale e della salute, allo scopo di raggiungere dei benefici terapeutici sulla qualità della vita.

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